giugno 07, 2018
Alcuni studenti delle superiori “scoprono” le attività di Croce Bianca
A volte si corre il rischio di dare per scontato qualcosa che abbiamo quotidianamente sotto gli occhi. Ma poi, quando il nostro sguardo assume una prospettiva diversa, ne comprendiamo i contorni reali. È quanto è successo a tre ragazzi che frequentano la classe quinta dell’Istituto superiore Silvio D’Arzo, che hanno scelto di trascorrere un pomeriggio nella sede di Croce Bianca Sant’Ilario, Gattatico e Campegine, venerdì scorso. Questo “Open Day” in Croce Bianca è stato il frutto di un progetto sviluppato con diversi passaggi: la proposta ai giovani studenti di trascorrere alcune ore a contatto con la sede , le attrezzature soprattutto i volontari Croce bianca. Il tutto nato a seguito del corso che i volontari della Pubblica Assistenza avevano tenuto a marzo sull’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e le manovre rianimatorie.
Durante il pomeriggio in Croce Bianca, i ragazzi sono stati affiancati a un equipaggio impegnato nei trasporti ordinari, collaborando ad accompagnare alcuni anziani ospiti in Casa protetta alla loro abitazione. Inoltre hanno avuto modo di confrontarsi con il Gruppo formatori Croce Bianca, ovvero i volontari che si occupano di formare, tramite gli appositi corsi, i nuovi volontari e tenere aggiornati i volontari già in forza. Agli studenti ospiti sono stati illustrati i diversi ruoli che è possibile ricoprire all’interno dell’Associazione, dal centralinista, al barelliere, al barelliere-autista, come funziona il centralino, quali sono i servizi ordinati e quelli di emergenza-urgenza, e le tante altre attività di cui l’associazione si occupa. L’incontro si è concluso con un aperitivo analcolico sotto il gazebo, preparato dai volontari. I ragazzi ospiti si sono dimostrati molto contenti di poter toccare con mano la vita e la quotidianità dei volontari Croce Bianca, promettendo di tornare in sede dopo gli esami di Maturità.
Le porte di Croce Bianca sono sempre aperte per chi desideri scoprire, capire meglio e toccare con mano questa realtà, i suoi servizi e la vicinanza quotidiana alla propria comunità. Ai nostri giovani amici lanciamo un doveroso “in bocca al lupo” per gli esami, e un arrivederci a presto!